Si può definire la bellezza?
Definire la bellezza è molto difficile. Accanto a dei parametri che rimangono quasi immutati nel tempo, come la “bellezza” di un paesaggio, ce ne sono altri di tipo storico e culturale: pensiamo alla Venere preistorica o ai segni e le cicatrici rituali sui volti di popoli tribali lontanissimi da noi. Come possiamo quindi definire la bellezza? La bellezza, da vocabolario, è la capacità di appagare i sensi: abbiamo quindi a che fare con una specie di gioco di rimandi fra l’oggetto che viene ammirato e chi lo osserva. Ecco perché si dice che “la bellezza sta negli occhi di chi guarda”.
Noi ci poniamo come ricreatori di bellezza
Continuando con le frasi fatte, non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace, tutti i gusti son gusti, e via così. Se piacere, essere considerati “belli” da tutti è impossibile, è però vero che è anche inutile. Noi siamo ri-creatori del bello perché possiamo andare ad appagare i sensi, a produrre immagini “belle” per chi vuoi tu. La bellezza di una ragazza tatuata dalla testa ai piedi è diversa dalla bellezza di una sposa in bianco, che è diversa dalla bellezza di un pugile, che è ancora diverso dalla bellezza di un tramonto o di una tavola imbandita. A chi vuoi piacere? Diccelo e sapremo cosa fare!
